10 NOVEMBRE 2010
GLI AMICI DELLA CULTURA DI PORDENONE
VISITANO LA MOSTRA
MUNCH E LO SPIRITO DEL NORD. Scandinavia nel secondo ottocento
VILLA MANIN DI PASSARIANO
Lo spirito del Nord è fuori e dentro di noi; cammino in un lago di foglie morte , annegate nell’umidità.
Su villa Manin cade una pioggerella grigia che ti fa venir voglia di correre dentro, alla luce e al caldo.
Indossare la tecnologia e poi … pronti via !
Dopo due rampe di scale la guida ansima un po’; buon segno, penso io, non si andrà troppo veloci.
E invece: “Danimarca, Hammershoi, finestre … zig zag … Syberg, Ring, interni olandesi, paesaggi grigi … zig zag …. Finlandia, simbolismo, Kallela, spazi immensi, bella gente, fierezza … zig zag … ( accidenti, ho perso la guida ).
Norvegia, dominazione, libertà, Krogh, Nielsen … zig zag … siamo già in Svezia, Larrsson, Strindberg, tragedia, natura incontaminata, solitudine, freddo dentro … zig zag … e poi eccolo finalmente”.
Munch: devi rallentare, come un torrente quando raggiunge la pianura e comincia a serpeggiare lentamente da un’ansa all’altra.
Munch ti parla e può farti anche male; lo devi guardare in silenzio e lasciare che un po’ del suo spirito ti mulinelli intorno. Orizzonti senza limiti, spazi immensi da percorrere con lo sguardo e non con gli occhi; atmosfere pesanti tra la luce e il buio.
“Grazie dell’attenzione, il giro è finito, Ja !!”
Oh no, sono quasi le sei; torniamo indietro, … no, non si può!
E io, … che volevo salutare la signora Kallela ?
E io, … che volevo sedermi sugli scogli insieme a Inger ?
E io, … che volevo dare al mano ai bambini e guardare con loro lo stupore del bosco ?
Il chiavistello, stridendo, chiude il portone conficcandosi nel pavimento.
Fuori! Il tempo è più grigio di prima.
Non oso immaginare cosa pensino le signore mentre camminano sull’acciottolato sconnesso delle barchesse, ma poi qualcuno, là in fondo, grida: “agli Angeli, agli Angeli … “
Bollicine e arance rosse; il sole in bottiglia. Questa sì che è vita!
Giorgio Forese